Descrizione
Grazie alla sua capacità di sincretismo tra elementi interni ed esterni, il Giappone occupa un ruolo sempre più importante nelle dinamiche di globalizzazione culturale. Questo libro si propone di analizzare i motivi che spingono i giapponesi a rielaborare e reintegrare nella cultura nazionale prodotti di origine straniera e approfondisce il processo comunicativo transculturale che essi mettono in atto mediante l’osservazione di quegli elementi vestimentali che hanno dato vita a una vera e propria subcultura giovanile femminile in Giappone: il gothic lolita. Con i loro abiti ricchi di pizzi e di merletti, le adolescenti giapponesi assumono le fattezze di moderne bambole vittoriane rievocando una nostalgia dal gusto romantico che esse cercano di perpetuare attraverso le modalità favoleggianti proprie dell’estetica giapponese del kawaii e il suo ricorso a forme e a modelli infantili. Attraverso una lettura semiotica degli elementi vestimentali e l’analisi di riviste di moda, manga, musica e film afferenti all’immaginario del gothic lolita, il libro approfondisce la natura crossmediale di questo processo di risemantizzazione evidenziando come questa subcultura giovanile nasconda in realtà una forma di protesta verso il rigido sistema uniformante giapponese e una rivendicazione di distinzione dalla cultura mainstream.
Nota biografica
Gloria Carpita (Roma, 1985), semiologa, ha conseguito una specializzazione in Teorie della Comunicazione per la Ricerca Applicata ai Media presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Affascinata dalle tendenze subculturali giapponesi e in particolare dal sistema della moda, ne studia le implicazioni culturali e sociali attraverso un approccio semiotico. Appassionata rappresentante del mondo del cosplay, concilia la sua attività di ricerca con un’assidua frequentazione dei principali raduni in costume in Italia e all’estero.